Prove speciali dure, d’altri tempi, rese ulteriormente insidiose dalle elevate temperature hanno messo alle strette i cinque portacolori della squadra corse di Ranica.
L’aumento del coefficiente, a quota 1,25, non avviene per caso e l’edizione 2022 del Rally del Casentino, penultimo round dell’International Rally Cup del recente weekend, ha reso chiari i motivi per i quali la tappa di Bibbiena ha assunto tale valore.
Cinque erano i portacolori di Rally Sport Evolution al via ed ad aprire la strada ci ha pensato Emanuele Danesi, assieme ad Andrea Sarti, su una Peugeot 208 Rally 4 con la quale è riuscito a sfatare quel tabù che non lo aveva mai visto all’arrivo dell’appuntamento toscano.
Il pilota del team bergamasco ha chiuso settimo di classe Rally 4, sesto di Trofeo 2 Ruote Motrici Prestige e terzo di 208 Rally Cup Pro, in categoria Prestige, dopo aver lottato per i quartieri nobili in avvio, osando e pagando dazio nel rimanere a corto di freni sulla “Crocina”.
Un bottino più che positivo, trattandosi per lui della prima stagione lontano dalla propria zona.
Il primo passaggio sulla prova più lunga dell’unica giornata di gara, quella del Sabato, è stata fatale ad Andrea Nastasi, in coppia con Gabriella Rappazzo su una seconda Peugeot 208 Rally 4, costretto ad alzare bandiera bianca, dopo una ventina di chilometri, per una toccata figlia di una sinistra sporca che, durante le ricognizioni, non era stata segnata al meglio nelle note.
Uno zero importante ma che non spegne le sue ambizioni nell’IRC e nel monomarca Peugeot.
Prima trasferta difficile per il neo acquisto Daniele Silvestri, alle note Leonardo Marracini, capace di trarre il meglio possibile alla distanza, grazie ad un ventinovesimo posto in Rally 4 che, combinato con i guai dei diretti avversari, si traduce nella conquista della vetta sia nell’IRC riservato alle vetture R2 aspirate che in quella di 2RM Sport, nella 208 Rally Cup Pro.
Partito cauto, alla sua prima al Casentino, il portabandiera della compagine lombarda risaliva fino a gestire, sapientemente, la seconda piazza tra le ex R2B, rischiando di vedere gettato alle ortiche il tutto a causa di una foratura sulla penultima prova in programma, quella di “Corezzo”.
L’amarezza, per un podio virtuale mancato, viene ampiamente ripagata dalla leadership in entrambe le serie, in attesa di giocarsi il tutto per tutto nello scontro decisivo al Bassano.
A questo bicchiere mezzo pieno fa da contraltare la delusione di un Mirko Carrara, con Stefano Tiraboschi su una vettura gemella, fermo al palo dopo la prima “Rosina” per un guasto tecnico.
La giovane promessa, in lizza per la vittoria tra le R2 aspirate, si ritrova tra le mani uno zero pesante per il suo destino IRC e per il monomarca della casa transalpina di pneumatici.
Occasione sfruttata al meglio dal suo compagno di colori e di gioventù Michele Bormolini, alle note Nicolò Lazzarini su una terza Peugeot 208 R2, bravo ad approfittare delle disavventure altrui, collezionando un ventiduesimo di classe Rally 4, un sesto tra le R2 aspirate e nella serie Peugeot che lo rilanciano in vista della decisiva trasferta in quel del “Mundialito Triveneto”.
“È stato un Casentino davvero impegnativo” – racconta Claudio Albini (titolare Rally Sport Evolution) – “perchè il caldo ha reso la vita davvero dura ai concorrenti ed alle vetture, vedi il ritiro del nostro Carrara con le temperature motore oltre i livelli di allerta. I nostri si sono comportati molto bene e, a parte lo stop di Carrara, non abbiamo mai avuto particolari problemi tecnici. La partita è ancora aperta ed al prossimo Città di Bassano il coefficiente salirà a 1,5.”